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domenica 12 novembre 2017

Levanto, ecco il regolamento per la Tassa di Soggiorno in vigore dal 1° dicembre


Il Comune di Levanto lo scorso 25 ottobre ha deliberato l'introduzione dell'imposta di soggiorno che entrerà in  vigore a partire dal prossimo 1° dicembre.

L’imposta, che fa seguito all’adesione della giunta rivierasca (lo scorso 22 agosto) al “Patto per lo sviluppo strategico del turismo in Liguria”, verrà applicata a partire dal primo dicembre 2017 e le tariffe (che possono essere modificate annualmente dallo stesso esecutivo attraverso una delibera ad hoc) sono state articolate in maniera differenziata tra le varie tipologie ricettive, in modo da tener conto delle caratteristiche e dei servizi offerti e della classificazione prevista dalle normative di settore, in particolare quella regionale.
Le tariffe stabilite dalla giunta per l’entrata in vigore dell’imposta, che vengono applicate per il pernottamento di ogni persona (salvo alcune eccezioni previste per determinate categorie) fino ad un massimo di tre notti consecutive, sono le seguenti:

0,60 euro al giorno per i pernottamenti in campeggi ed ostelli;
1 euro al giorno per le residenze turistiche alberghiere ed extralberghiere classificate fino a due stelle (o “soli”): alberghi, locande, villaggi turistici, agriturismi, bed & breakfast, case e appartamenti per vacanze, affittacamere, case per ferie e appartamenti ammobiliati ad uso turistico;
1,50 euro al giorno per le stesse strutture turistiche classificate oltre le due stelle (o “soli”).
Sono esenti dal pagamento dell’imposta i minori sotto i 14 anni, gli assistenti ai degenti ricoverati nelle strutture sanitarie levantesi, i genitori di minori degenti nelle stesse strutture sanitarie, gli appartenenti alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco che soggiornano in loco per servizio, gli autisti di pullman e gli accompagnatori di gruppi organizzati dalle agenzie di viaggio con almeno 25 partecipanti, le persone diversamente abili.
L’imposta verrà versata dagli ospiti direttamente ai gestori delle strutture ricettive, che la “gireranno” al Comune entro 15 giorni dalla fine di ciascun bimestre solare.
La destinazione degli introiti annuali dell’imposta (che sarà parte integrante del Bilancio comunale) verranno così suddivisa: almeno il 60% per la promozione dell’accoglienza, la comunicazione e il marketing turistico, anche con accordi sovra comunali finalizzati alla promozione di un’area vasta, o comunque per interventi e servizi ad alta valenza turistica o alla copertura delle spese per eventi e dei costi per l’ufficio di informazione turistica (Iat); un massimo del 40% sarà invece destinato al miglioramento del decoro della cittadina e ad investimenti infrastrutturali con finalità turistiche.

Qui di seguito riporto il regolamento integrale.









martedì 10 ottobre 2017

Pioggia cumulata a Levanto nei primi 9 mesi del 2017: i dati sono desolanti

Questo 2017 molto probabilmente segnerà il record negativo di precipitazioni, e guardando la tabella qui a fianco non serve essere dei veggenti per capirlo.
Nei mesi scorsi siamo stati spettatori non paganti di una delle peggiori estati italiane, temperature elevate e piogge che sono mancate da nord a sud in tutta la penisola. 
A fine anno pubblicherò una tabella completa di tutti i dati registrati dal 2004 ad oggi presso la stazione meteo dell'ARPAL di Località Sant'Anna a Levanto, una sintesi eloquente di come sta cambiando il clima non solo a livello locale ma, più in generale, in tutto il mondo.
Intanto qui di seguito riporto il confronto della pioggia caduta in questo 2017 con gli anni precedenti, in particolare con la media mensile. La costante è il segno negativo, solamente il mese di maggio è stato quasi in linea con i suoi predecessori.
Se poi consideriamo che nei primi 9 mesi di questo 2017 sono caduti solamente 375,4 mm contro una media annuale negli ultimi 13 anni di ben 1.186 mm (record massimo 1.892,8 mm nel 2013 e record minimo 701,6 nel 2006), il dato è ancora più impietoso.





venerdì 18 agosto 2017

Facebook lancia "Marketplace", il portale dove vendere e comprare qualsiasi oggetto

Innovazione per gli utenti di Facebook, tra pochissimo tempo sarà operativa anche in Italia la funzione Marketplace, che permetterà agli utenti di comprare e vendere oggetti tramite il famoso social network.
La funzione sarà attivata in Europa gradualmente a partire dal mese di agosto, in 17 paesi. Grande successo è stato registrato dal marketplace, sin dalla sua introduzione negli Stati Uniti d’America a partire da ottobre del 2016, e negli altri paesi, dove la funzione è già stata attivata.
Marketplace
La funzione del market è mettere in contatto privati e aziende, attraverso una piattaforma per vendere determinati #beni e servizi,sono previste due modalità per portare al termine la transazione: di persona o online.
La modalità di persona, prevede che dopo la scambio di messaggi iniziali, l'acquirente ed il venditore s'incontrino e completino la vendita.
La funzionalità on line, prevede che dopo la scambio di messaggi, l'acquirente effettui il pagamento del bene o servizio mediante metodi di pagamento tracciabili: come paypal, bonifico bancario, carta di credito, mentre il venditore avrà l'onere di spedire l'oggetto nei tempi e nei modi concordati.
Sul mercato virtuale potranno essere pubblicati annunci riguardanti immobili, auto, telefonia, elettronica, libri, collezionismo, ecc…., inoltre sarà possibile ricercare l’oggetto del proprio desiderio tramite parametri (caratteristiche, prezzo, luogo dove si trova, e cosi via), per vendere basterà inserire sul sito le foto dell’oggetto, una breve spiegazione, il prezzo.
La piattaforma permetterà il rilascio di un feedback come aiuto per gli acquirenti successivi.
Al momento Facebook non ha reso noto se sarà prevista a carico del venditore il pagamento di una commissione per la vendita come avviene per esempio su Ebay o il servizio sarà gratuito come subito.it
Suggerimenti utili
È consigliabile stare attenti, perché questa innovazione, attirerà tanti malintenzionati delle truffe virtuali, vediamo alcuni consigli utili per evitare di cadere nelle trappole della rete:
- Leggere sempre i feedback e le recensioni sul venditore (Facebook creerà una pagina per segnalare eventuali truffe e frodi).
- Diffidare degli articoli messi in vendita ad un prezzo troppo basso.
- Se si sceglie d’incontrare personalmente il venditore, farsi accompagnare all’incontro.
- Non accettare assegni o effettuare pagamenti tramite ricarica postepay.
- Scegliere sempre un metodo di spedizione tracciabile.

martedì 27 giugno 2017

I 7 sintomi per riconoscere se il tuo pc ha preso un virus


La sicurezza del nostro computer, così come degli altri dispositivi elettronici, deve essere uno dei principali obiettivi. Al giorno d’oggi è molto facile imbattersi in Rete in un malware. Spesso e volentieri gli attacchi hacker non vengono riconosciuti dagli antivirus.

Se il virus ha oltrepassato le protezioni dell’antivirus è possibile capire che il nostro personal computer è stato infettato tramite altri segnali. Ad esempio se riscontriamo un generale rallentamento da parte del pc, è molto probabile che siamo stati colpiti da qualche malware. Lo stesso vale anche nel caso in cui spuntano sullo schermo del dispositivo dei popup pubblicitari. A meno che non stiamo utilizzando qualche programma particolare, vorrà dire che il computer è stato infettato da un adware, un virus che mostra annunci pubblicitari non richiesti. Ecco i segnali per capire se il computer è infettato da un virus.
Le prestazioni del computer

Il primo aspetto da tenere in considerazione sono le prestazioni e la velocità d’operazione del nostro dispositivo. Se solitamente il computer impiega poco tempo per aprire applicazioni e programmi, un PC infetto impiegherà moltissimo tempo anche per lanciare funzioni base come una calcolatrice. Se notiamo dei rallentamenti sul nostro dispositivo dobbiamo aumentare la nostra attenzione, potrebbe essere il primo campanello d’allarme di un attacco hacker in corso. Le prestazioni al di sotto della norma possono essere causate da un malware che sta agendo in background sfruttando la nostra CPU. Il computer potrebbe anche far parte di una botnet infetta.
Problemi al browser

Uno dei principali segnali di un attacco hacker in corso è il malfunzionamento del browser. Durante la navigazione potrebbe capitarci di essere reindirizzati a siti non graditi e non voluti, quasi sempre legati ad annunci pubblicitari. Se questo succede sul nostro dispositivo è molto probabile che abbiamo subito una campagna di marketing con malware da parte di un cyber criminale. Il malintenzionato guadagna dal traffico generato dal nostro browser, e da quello di altre vittime, sui suoi siti con pubblicità.
Pop-up

Solitamente con i problemi al browser si verificano anche delle aperture improvvise e non gestibili di pop-up pubblicitari. Fermare questo tipo di attacchi informatici è molto semplice basta impostare il blocco dei pop-up nelle impostazioni del nostro browser. Lo scopo di infezioni generate in questo modo è lo stesso di quello legato alle pagine non gradite nel nostro browser: generare traffico, e quindi guadagni, dagli annunci.
Azioni incontrollate

Gli hacker non dormono mai. Se ci capita di lasciare spesso il computer accesso durante la notte ci accorgiamo che questo esegue operazioni in automatico, senza rispondere a scansioni programmate, molto probabilmente siamo già stati infettati da un virus. Se verifichiamo delle insolite attività notturne è possibile che il nostro PC sia stato usato da un cyber criminale per alimentare una botnet.
Nuova Homepage

Apriamo il browser e al posto di Google o della pagina iniziale da noi impostata troviamo una homepage totalmente diversa. Bene, anzi male, molto probabilmente abbiamo subito un attacco hacker. Questo è un segnale molto evidente e non va sottovalutato. Cambiare ogni volta la prima pagina non è una soluzione. Dovremo bloccare la campagna malware o adware per risolvere pienamente il problema. Potremo anche resettare il browser alle impostazioni predefinite, ma non sempre questa operazione basta.
Blocco siti web

Se ci capita di navigare in Rete ma di essere bloccati sulla maggior parte dei siti, allora è probabile che siamo stati presi di mira da un hacker. Ci può capitare che i siti web ci informino che il nostro indirizzo IP è stato inserito nella lista nera per motivi di sicurezza informatica o per operazioni legati alla pirateria informatica. Questo è un segnale importante e per evitare di continuare ad aiutare un cyber criminale, ora non più a nostra insaputa, dobbiamo isolare e mettere in quarantena il nostro computer.
Antivirus non risponde

Alcuni malware sono in grado di bloccare le operazioni degli antivirus. Specie se nell’ultimo periodo ci siamo dimenticati di aggiornare il nostro sistema di sicurezza. Se questo avviene non potremo eseguire delle scansioni e soprattutto non potremo rimuovere da soli l’infezione.

venerdì 10 marzo 2017

Nuovo orario dei treni Levanto - La Spezia Centrale valido sino al 31 marzo

Ecco il nuovo orario dei treni tra Levanto e La Spezia Centrale in vigore da domani 11 marzo e valido sino al prossimo 31 marzo.
Cliccate sulle foto per ingrandirle.


Riaperto il sentiero tra Levanto e Monterosso

Dopo oltre un mese dalla sua chiusura per via di una frana nella zona di Case Lovara, finalmente riapre il sentiero tra Levanto e Monterosso, il collegamento principale per chi ama raggiungere le 5 Terre a piedi.
Qui di seguito riporto l'ordinanza n. 11 del Comune di Levanto che da il via libera a nuove passeggiate di turisti e residenti.

domenica 19 febbraio 2017

Nuovo orario dei treni Levanto - La Spezia Centrale valido sino al 10 marzo

Ecco l'orario aggiornato dei treni tra Levanto e La Spezia Centrale che è stato modificato a seguito dei lavori in corso in questo periodo su parte della tratta ferroviaria.
L'orario resterà in vigore sino al prossimo 10 marzo.
Cliccate sulle foto per ingrandirle. 



lunedì 16 gennaio 2017

Ecco la lista delle password più usate del 2016: accertatevi che non ci sia anche la vostra!

"La password deve contenere almeno un numero, una lettera maiuscola e un carattere speciale"

Se avete odiato questo tipo di indicazioni, quando vi siete visti rifiutare la password che usate sempre da un servizio al quale cercavate di iscrivervi, forse è il momento di pentirvi e ringraziare il team di sicurezza che si è preso la briga di obbligarvi a pensare a qualcosa di più sicuro: la lista delle password più usate del 2016, infatti, fa decisamente riflettere su quanto la maggior parte degli account online siano protetti in modo quasi ridicolo.
Keeper Security ha esaminato le password di circa 10 milioni di account, divenute pubbliche durante varie fughe di dati avvenute nel corso dell’anno, arrivando a evidenziare quanto possa essere facile accedere a un profilo appartenente a un utente poco scrupoloso. Con la sequenza di numeri “123456”, ad esempio, avreste avuto ben il 17% di possibilità di violare uno di quegli account.
Fra le password più comuni troviamo naturalmente tutte le combinazioni più facili da ricordare (e, di conseguenza, anche da indovinare): “123456789” e “12345678”, rifugi inamovibili di chi si scontra con la necessità di un numero minimo di caratteri, occupano rispettivamente il secondo e quarto posto; “qwertyuiop” si piazza all’undicesimo scalino della classifica, mentre per trovare una più ricercata “1q2w3e4r” dobbiamo scendere fino alla posizione numero 17.
Come fa notare il servizio di sicurezza, la colpa del basso livello di protezione di molti account è da imputare sì agli utenti, ma in buona parte anche ai fornitori di servizi, che pur di non rischiare di infastidire la “clientela” tralasciano spesso il controllo sull’utilizzo di password poco idonee.
In attesa che siano i vostri provider ad attivarsi, però, se nell’elenco che segue trovate la vostra password… correte a cambiarla!