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lunedì 11 giugno 2012

Bagni pubblici a Levanto: una storica e vergognosa mancanza

Non so da quanti anni se ne parli, da quanti anni l'amministrazione di turno li prometta, fatto sta che siamo nel 2012, sta per arrivare l'ennesima stagione estiva e Levanto, che da un bacino di 5-6mila persone passerà a doverne gestire 4 volte tanto, ancora una volta non avrà sull'intero territorio comunale, nemmeno un bagno pubblico, inteso come servizio igienico, ovviamente.
Usare la parola scandaloso o vergognoso ormai diventa riduttivo e superfluo, la cosa triste è che non appena si avvicinano le elezioni questo ed altri argomenti "sensibili" tornano ogni volta in auge, ma della loro realizzazione non se ne parla.
E pensare che installare un paio di questi servizi igienici, nel centro di Levanto, non graverebbe così pesantemente sulle casse (vuote?) comunali, anzi, io da ignorante me li sono andati a cercare e sul sito più famoso del mondo di aste, Ebay, li ho trovati. Nel seguente link (http://www.ebay.it/itm/Bagno-chimico-portatile-per-manifestazioni-stazioni-raduni-eventi-sportivi-/280774589501?pt=Sanitari&hash=item415f783c3d) potete controllare di persona che un bagno chimico costa poco più di 1.000 euro, considerando che ce ne vorrebbero almeno un paio, ad esagerare il Comune potrebbe arrivare a sfiorare i 3mila euro, cifra abbordabilissima. Non credete?
Che dite, facciamo una colletta e li "regaliamo" al nostro Comune?
Magari è la volta buona che non vediamo più urinare, soprattutto le persone anziane, in mezzo ai giardini pubblici in pieno giorno, davanti a centinaia di bambini o peggio, sotto i portici di Piazza Cavour o dietro le automobili sul lungomare.
Vabbè, giusto per rispolverare un pò la cronaca locale di qualche anno fa, leggetevi cosa scriveva la giornalista Valentina Boracchia nell'ottobre di quasi 7 anni fa e vediamo se lanciando l'ennesimo appello riusciamo ad arrivare dritti a chi deve decidersi una volte per tutte a dare un segno di civiltà e soprattutto un servizio pubblico che in una località turistica è più che necessario (Bonassola ce l'ha, tanto per non andare lontani...)

Toilette sotto l'ex-viadotto
LEVANTO Il Comune ha deciso finalmente di realizzare un bagno pubblico per turisti e residenti
Il servizio sarà gestito da cooperativa di anziani
...
C' è chi saltella nervosamente in attesa di trovare uno sfogo ai propri bisogni fisiologici. E chi, con scarso senso civico, si "arrangia": basti dare un'occhiata all'ingresso delle gallerie dell'ex viadotto ferroviario a Vallesanta oppure spostarsi nella zona dei portici della Loggia medievale, proprio nel cuore del borgo antico. Ma nella maggioranza dei casi, i cittadini sono costretti ad entrare nell'unico luogo in grado di garantire una toilette vera, ossia il bar. Un argomento solo apparentemente ridanciano che il Comune di Levanto ha deciso di affrontare in vista della stagione balneare 2006.
«Prenderemo in considerazione l'ipotesi di risolvere il problema che interessa soprattutto la nostra cittadina nella stagione turistica entro la prossima estate, - annuncia il sindaco Maurizio Moggia, che prossimamente presenterà l'istanza ai componenti della sua giunta - realizzando proprio nel centro del paese un bagno pubblico». Da quando il vecchio caro vespasiano non c'è più, insomma, negli anni sono cresciute le proteste dei villeggianti, le lamentele dei titolari di bar ed altri esercizi pubblici, che si trovano costantemente assediati da chi lamenta bisogni impellenti, spesso senza consumare. Ma non solo. Le segnalazioni sono arrivate anche da parte dei responsabili dei sindacati dei pensionati della Riviera, che hanno sottolineato le difficoltà patite soprattutto dalle persone anziane a causa della mancanza di una toilette in paese. Il problema è stato sempre quello della cronica mancanza di fondi; ma ora l'amministrazione comunale levantese ha deciso di puntare a risolvere definitivamente la questione.
«L'intenzione è quella di individuare un sito dove accogliere i servizi igienici tra le arcate dell'ex viadotto ferroviario in piazza Colombo, - spiega il primo cittadino - pensiamo ad una struttura in muratura che non abbia alcun impatto ambientale negativo in una zona centralissima come quella alle porte della passeggiata a mare». Un progetto a breve scadenza, dunque (il Comune intende inserire l'investimento nella prossima manovra di bilancio); e la cui gestione potrebbe essere affidata proprio agli anziani residenti nella cittadina. «Una sorta di cooperativa di anziani potrebbe occuparsi dei nuovi servizi igienici che intendiamo realizzare, - aggiunge Moggia - per loro sarebbe una possibilità di rendersi utili, una nuova risposta dopo quella che abbiamo già dato loro negli anni scorsi con la costruzione del centro per la terza età, al piano terra del Palazzo comunale».

Valentina Boracchia
12/10/2005
 

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