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venerdì 15 giugno 2012

La "tessera del pane", un'ottima iniziativa eco-solidale

In tempi di crisi è risaputo, le idee si moltiplicano e l'uomo s'ingegna in ogni modo su come sopperire alle varie difficoltà quotidiane.
Alcuni mesi fa avevo visto un servizio che faceva vedere come in alcune città italiane, ogni sera poco prima della chiusura di panifici, pasticcerie e alcuni bar, il personale della Caritas passasse a ritirare il cibo che sarebbe destinato a finire nella spazzatura, per portarlo nelle mense e renderlo così ancora commestibile. Ma c'è chi ha fatto di più, grazie ad un'idea del direttore della Caritas Don Enrico Feroci e alla collaborazione del presidente dei panificatori romani, Giancarlo Giambarresi, si sta cercando di dare nuove possibilità a tutte quelle persone che in questo periodo difficile, hanno problemi economici e che anche comprare il pane o alimenti di prima necessità, spesso si trasforma in una pesante rinuncia.
In pratica anzichè ritirare ogni giorno solo a Roma circa 200 quintali di prodotti da forno invenduti che poi le varie associazioni dovrebbero distribuire nei loro centri, Don Feroci ha suggerito l'istituzione della "tessera del pane" in modo che gli interessati possano passare direttamente alla chiusura dei negozi più vicini a loro a ritirare gratuitamente il pane. In questa maniera si raggiungerebbe un doppio scopo, quello di sfamare chi ha veramente fame ed evitare di intasare i cassonetti dell'immondizia, già straripanti di tutti gli scarti più o meno riciclati. Ma non solo, tutto ciò renderebbe meno complessa la rete di aiuti, visto che si abbasserebbe notevolmente il costo del trasporto del cibo e si agevolerebbero tutti coloro che vivono lontani dai punti di raccolta.
L'auspicio è che questa iniziativa possa essere trasferita anche ad altri alimenti che deteriorabili o vicini alla scadenza, andrebbero sprecati e gettati nei cassonetti.
Chissà se di questi progetti se n'è mai parlato anche nelle nostre piccole realtà, chissà se qualcuno a fine giornata già provvede alla raccolta del pane, della focaccia, della pizza, considerando che il cibo sprecato c'è ovunque così come ovunque ci sono persone bisognose che non vedono l'ora che qualcuno, oltre che alla grande umanità, anche grazie al suo intuito, possa rendere un pò meno tristi le loro giornate.

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