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mercoledì 2 gennaio 2013

Dossier Liguria: Il turismo internazionale nel mondo

Inauguriamo questo 2013 riportando stralci dell'interessante dossier che ha pubblicato Unioncamere Liguria a proposito del turismo internazionale e di come ci tocca da vicino a noi operatori liguri.

I dati del World Tourism Organization-UNWTO attestano un aumento del +4,6% per gli arrivi internazionali nel mondo per il 2011 rispetto al 2010 (983 milioni) e una crescita della spesa turistica generata da questi flussi pari al +3,9% (1.030 miliardi di dollari stimati). Nonostante la difficile congiuntura economica, il settore turistico a livello mondiale continua a crescere dunque, seppur con un trend “rallentato” rispetto allo scenario previsionale prospettato qualche anno fa.

L’intero continente europeo gode di una quota di mercato piuttosto elevata: le sue destinazioni turistiche accolgono il 51,3% degli arrivi internazionali, con una crescita che nell’ultimo anno raggiunge il +6,2%. In termini di spesa, i soggiorni in Europa generano il 45% delle spese turistiche stimate dal turismo internazionale in tutto il 2011 (+5,2% rispetto al 2010). A termine di paragone, i Paesi asiatici accolgono il 22,1% degli arrivi internazionali e segnano una crescita nel 2011 del +6,1% (dati UNWTO).

In questo contesto l’Italia si conferma la quinta destinazione più visitata al mondo dai turisti internazionali nel 2011, sia in termini di arrivi (dopo Francia, USA, Cina e Spagna e prima di Turchia, Regno Unito, Germania, Malesia e Messico), che di spese turistiche (per le quali si posiziona dopo USA, Spagna, Francia e Cina e prima di Germania, Regno Unito, Australia, Macao e Hong Kong).

Per quanto concerne le spese turistiche all’estero, i turisti che spendono di più per le loro vacanze oltreconfine sono i tedeschi: 84,3 miliardi di dollari stimati dal World Tourism Organization – UNWTO, pari a poco più di 1.000 dollari pro-capite considerando l’intera popolazione della Germania. Secondi i turisti statunitensi, seguiti dai cinesi e dai britannici.

Rispetto alla media Italia, in cui gli stranieri costituiscono il 46% degli arrivi turistici nelle strutture alberghiere e complementari (fonte: ISTAT-dati provvisori 2011), i dati dell’Osservatorio Turistico Regionale mostrano che il turismo internazionale pesa in Liguria un po’ di meno (il 38,5%). 

L’appeal della regione è tuttavia in crescita: tra il 2007 e il 2011 sono aumentati gli arrivi e le presenze turistiche di stranieri nelle strutture ricettive rispettivamente del +21,6% e del +17,3%; nel 2007 gli arrivi turistici stranieri sono stati pari a 1.232.317 e le presenze turistiche straniere 4.046.883; nel 2011 sono stati rispettivamente 1.497.913 e 4.747.349. 

Il dato più significativo è fornito dal confronto con il bacino di riferimento – paesi dell’Europa Occidentale e Mediterraneo – in cui nello stesso periodo (quinquennio 2007 – 2011) la crescita del movimento turistico internazionale (+ 7,7%) è stata inferiore rispetto a quella registrata in Liguria. Questo significa che in un contesto generale di crescita del turismo internazionale la Liguria ha guadagnato quote di mercato significative sui mercati esteri della domanda.

Il trend positivo coinvolge sia i principali mercati di origine, tradizionali bacini turistici per la regione come la Germania (15,6% degli arrivi stranieri in Liguria, con un trend del +10,5% tra il 2007 e il 2011), la Francia e la Svizzera, sia i mercati “emergenti” dell’Europa: innanzitutto la Russia (4,6% degli arrivi stranieri nella regione, con una crescita del +153,3% tra il 2007 e il 2011) e i Paesi del Nord, come la Svezia e la Norvegia. In crescita anche alcuni bacini “long haul” “minoritari” rispetto al tradizionale mercato statunitense, come l’Australia. 

Al generale trend positivo dei principali mercati turistici internazionali, fanno eccezione gli USA (-6,7% tra il 2007 e il 2011), insieme al Regno Unito e alla Spagna, per i quali si registra una congiunturale flessione negli arrivi turistici nelle strutture.

Qui di seguito riporto numerose tabelle che dimostrano il trend del mercato e lo scenario previsionale.
 
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