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giovedì 24 gennaio 2013

Raccolta porta a porta a Levanto: dal 1° febbraio la carta passa al martedì

Novità in arrivo dalla prossima settimana, a partire dal 1° febbraio ci sarà un cambio tra i giorni della carta e dell'umido, la prima passa dal mercoledì al martedì mentre l'umido passa dal martedì al mercoledì. Quindi l'umido resterà 3 volte la settimana, mercoledì, venerdì e domenica. Qui sotto la brochure che trovate nell'ufficio comunale dove si sta facendo la consegna dei sacchetti per arrivare al mese di aprile, mese nel quale non solo vi sarà il primo anniversario della raccolta porta a porta ma molto probabilmente partirà la distribuzione dei sacchetti con codice a barre dove sarà così più facile individuare eventuali cittadini che separano erroneamente i vari materiali. Ci auguriamo che questa innovazione porti nel futuro prossimo anche al calcolo di una tassa sui rifiuti "ad personam", tanto consumi, tanto paghi così da avere ognuno di noi una spesa più equa in base a quanta immondizia si produce.
 
 

lunedì 21 gennaio 2013

Italia: BOT e BTP da oggi non saranno più garantiti dallo stato

ROMA (WSI) - Ebbene, eccovi un’interessante notizia. Da quest’anno, come stabilito nel trattato che istituisce il fondo salva stati (ESM), tutti i paesi europei sono obbligati ad applicare le Clausole di Azione Collettiva (CAC) sui propri titoli di debito pubblico di nuova emissione. Leggete qui il comunicato del ministero del'economia e delle finanze.

Cosa sono le CAC? Esse sono postille (vere e proprie clausole vessatorie) previste sui nuovi titoli di stato di durata superiore a 12 mesi, emessi da ogni paese europeo aderente all’ESM (leggi qui il trattato), con la prima cedola scadente a partire dalla data del 1 gennaio 2013. Le CAC regolano la possibilità, per uno stato che versa in una condizione di crisi del debito sovrano, di ricontrattare interessi, scadenze e di proporre agli investitori lo scambio con obbligazioni di diversa tipologia. Gli accordi europei prevedono espressamente che l’emissione di titoli di debito pubblico con le CAC non deve superare il 45% del totale emesso in un anno (leggi qui le linee guida del dipartimento del tesoro, sulla gestionde del debito pubblico del 2013).

In pratica, grazie al trattato che istituisce il fondo salva stati (a cui anche l’Italia ha aderito), BOT e BTP non saranno più garantiti dallo stato. Ogni paese europeo, infatti, potrà legittimamente rinegoziare la propria esposizione debitoria con gli investitori, facendo saltare all’aria gli accordi originari divenuti per esso insostenibili (un po’ come già accade in Italia con la previdenza sociale; passano gli anni e lo stato modifica continuamente le condizioni per andare in pensione, facendo subire un danno al contribuente il quale vede sempre di più allontanarsi il giorno in cui poter accedere alla pensione e sempre più diminuire la sua entità).

Il limite di emissione del 45% è sicuramente una tutela affinché la maggior parte dei titoli di debito pubblico di nuova emissione resti garantito così come lo sono sempre stati. Ma io non ci conterei troppo; quanto tempo passerà affinché tale limite venga modificato e aumentato, fino ad avvicinarsi al 100%? Che grado di affidabilità avrebbero questi titoli nei confronti degli investitori, di cui lo stato emittente può cambiare le condizioni iniziali di sottoscrizione, quando più conviene ad esso?

Certo, il rendimento di questa nuova tipologia di titoli pubblici sarebbe più alto rispetto a quelli tradizionali, proprio perché in essi sarebbe insito il rischio di ricontrattazione in negativo dei titoli da parte dello stato, in caso di rischio del suo default. Ma se ciò è espressamente previsto in queste CAC le quali, per legge, possono essere obbligatoriamente aggiunte ai titoli di debito pubblico di nuova emissione, allora questo trattato sfaterebbe il secolare mito, secondo il quale investire in titoli di stato sarebbe un investimento sicuro. In definitiva, dal 2013 il fallimento di uno stato è previsto per legge.

Noi, umili blogger studiosi dei fenomeni economici, sono anni che mettiamo in allerta le famiglie risparmiatrici circa il fatto che i titoli pubblici non sono sicuri come ci hanno sempre insegnato, che gli stati come l’Italia sono a rischio di fallimento. Ci è stato sempre replicato (soprattutto dagli economisti, quelli sapientoni) che un soggetto statale è un’entità troppo grande per fallire e non garantire il proprio debito. Ma allora, se così fosse, perché prendere l’iniziativa di adottare queste clausole che, di fatto, pongono gli stati in una posizione privilegiata rispetto all’investitore, in caso di rischio? A quale rischio lo stato si cautelerebbe, grazie all’adozione di queste clausole, se non a quello di finire con le gambe all’aria?

Visto che la legge è la legge, da oggi è certo, lo possiamo dire tutti (anche quegli economisti sapientoni) che i titoli di debito pubblico non sono titoli da investimento sicuro e che uno stato può fallire. Adesso lo dice anche la legge!
(Fonte: Wallstreetitalia)

martedì 15 gennaio 2013

Levanto: Scoppia lo scandalo dei box nel Waterfront

Questa mattina sul Secolo XIX edizione La Spezia, troverete 2 interessanti articoli sull'ultima scottante questione che riguarda la cittadina di Levanto. Qui di seguito riporto le miniature di quello che poi leggerete sul quotidiano.
Come si evince dai titoli, lo scandalo è scoppiato (pare) per la vendita di alcuni box nel nuovo fronte a mare alias Lungomare Amerigo Vespucci, inaugurato giusto poco prima delle ultime elezioni nel marzo 2010. Secondo i rappresentanti di minoranza del Popolo di Levanto, Anselmo Nadia e Angeli Massimo, alcuni box sarebbero stati venduti a prezzi di favore ad amici o conoscenti della società che li gestisce.
Consiglio quindi di leggervi i suddetti articoli, poi come sempre ognuno sarà libero di tirare le proprie conclusioni...




venerdì 11 gennaio 2013

Levanto, rivoluzione rifiuti: da aprile i sacchetti con codice a barre

Pochi giorni fa sul sito del Comune di Levanto, è comparsa la notizia che tra pochi mesi ci sarà la rivoluzione anticipata a fine 2012 per quanto riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti. Infatti dal prossimo 16 gennaio verranno distribuiti ancora quelli tradizionali mentre presumibilmente dopo le feste di Pasqua, partirà la definitiva distribuzione dei sacchetti con il codice a barre. Ecco qui di seguito quanto riporta il sito web:
Scatterà mercoledì 16 gennaio, con orario quotidiano (dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 12) almeno fino alla fine del mese, nell’ufficio al primo piano del palazzo comunale, la distribuzione della terza tranche di sacchetti per la raccolta differenziata riservata alle utenze coperte dal servizio di ritiro domiciliare.
Restano invece al momento escluse dalla distribuzione le utenze periferiche che fino ad oggi sono state servite con l’installazione di cassonetti lungo le strade di accesso ai borghi della vallata: in attesa che parta anche in queste aree il ritiro domiciliare, gli abitanti potranno continuare a depositare i rifiuti nei contenitori avvalendosi di sacchetti generici tranne che per la carta e l’organico.
La nuova fornitura consentirà agli utenti del centro di andare avanti per tre mesi, dopodiché ci sarà una nuova distribuzione che coprirà tutto il 2013 e vedrà l’introduzione di sacchetti per la raccolta indifferenziata dotati di un codice a barre contenente i dati delle singole utenze.
Durante la fornitura verrà distribuito anche il nuovo calendario dell’esposizione dei rifiuti, che dal primo febbraio prevede il deposito della carta il martedì e quello dell’organico il mercoledì.
Per ritirare la nuova fornitura, l’intestatario deve presentarsi munito di un documento di riconoscimento, mentre il ritiro per conto di un altro utente può essere effettuato attraverso una delega oppure un documento di riconoscimento o il codice fiscale dell’intestatario dell’utenza stessa.
Il Comune ricorda anche che l’isola ecologica situata in località Moltedi può essere utilizzata esclusivamente da turisti o da proprietari di seconde case. A causa dell’utilizzo non conforme al regolamento registrato in questi mesi sono in corso di intensificazione i controlli da parte degli addetti al servizio.

sabato 5 gennaio 2013

Sestri Levante: l'acqua si compra dalla "fontanella"

L'eterno dilemma se bere acqua del rubinetto o imbottigliata forse è ad una svolta. Da qualche tempo diverse città italiane hanno installato sul loro territorio delle macchine automatiche che consentono di imbottigliare acqua naturale o gasata e di poter avere così un risparmio notevole rispetto al costo a litro di una qualsiasi marca d'acqua confezionata. Leggendo qua e la notizie sul web, l'altro ieri ho scoperto che un comune nelle vicinanze di Levanto, precisamente Sestri Levante, ha addirittura 2 postazioni per acquistare acqua naturizzata. Chissà che questo progetto non possa esser messo in pratica anche a Levanto...
Qui sotto riporto quel che è scritto direttamente sul sito ufficiale del comune.

Posizionate presso aree di parcheggio, permettono un servizio di pratica utilità per la cittadinanza che può usufruirne per le proprie necessità.
L’acqua distribuita, ottima per il consumo umano, viene erogata gratuitamente quella naturale e a € 0.06 a litro quella gasata, prezzo decisamente inferiore a quello di mercato.
L’acqua erogata dalle fontanelle possiede caratteristiche chimico fisiche microbiologiche ed organolettiche elevate, come per altro l’acqua potabile del nostro Comune ed i distributori sono dotati di trattamento raggi UV a discapito di possibili atti vandalici sull’erogatore.
L’iniziativa, oltre a valorizzare il concetto di acqua, riavvicinandoci alle vecchie abitudini di riuso dei contenitori, permette una maggior salvaguardia dell’ambiente a scapito dell’usa e getta, riducendo il consumo sfrenato di bottiglie in PET, materiale riciclabile ma pur sempre con consumi energetici.
E’ da sottolineare anche il risparmio a livello familiare che si ottiene utilizzando questo servizio.
Per potersi rifornire di acqua gasata (distribuita a 0,06 € al litro) sono disponibili tessere ricaricabili presso la sede della SAP in Via Latiro 33 a Sestri Levante, in orario 9:00-12:00 e 14:00-15:00 dal lunedì al venerdì, escluso il sabato ed i giorni festivi.


mercoledì 2 gennaio 2013

Dossier Liguria: Il turismo internazionale nel mondo

Inauguriamo questo 2013 riportando stralci dell'interessante dossier che ha pubblicato Unioncamere Liguria a proposito del turismo internazionale e di come ci tocca da vicino a noi operatori liguri.

I dati del World Tourism Organization-UNWTO attestano un aumento del +4,6% per gli arrivi internazionali nel mondo per il 2011 rispetto al 2010 (983 milioni) e una crescita della spesa turistica generata da questi flussi pari al +3,9% (1.030 miliardi di dollari stimati). Nonostante la difficile congiuntura economica, il settore turistico a livello mondiale continua a crescere dunque, seppur con un trend “rallentato” rispetto allo scenario previsionale prospettato qualche anno fa.

L’intero continente europeo gode di una quota di mercato piuttosto elevata: le sue destinazioni turistiche accolgono il 51,3% degli arrivi internazionali, con una crescita che nell’ultimo anno raggiunge il +6,2%. In termini di spesa, i soggiorni in Europa generano il 45% delle spese turistiche stimate dal turismo internazionale in tutto il 2011 (+5,2% rispetto al 2010). A termine di paragone, i Paesi asiatici accolgono il 22,1% degli arrivi internazionali e segnano una crescita nel 2011 del +6,1% (dati UNWTO).

In questo contesto l’Italia si conferma la quinta destinazione più visitata al mondo dai turisti internazionali nel 2011, sia in termini di arrivi (dopo Francia, USA, Cina e Spagna e prima di Turchia, Regno Unito, Germania, Malesia e Messico), che di spese turistiche (per le quali si posiziona dopo USA, Spagna, Francia e Cina e prima di Germania, Regno Unito, Australia, Macao e Hong Kong).

Per quanto concerne le spese turistiche all’estero, i turisti che spendono di più per le loro vacanze oltreconfine sono i tedeschi: 84,3 miliardi di dollari stimati dal World Tourism Organization – UNWTO, pari a poco più di 1.000 dollari pro-capite considerando l’intera popolazione della Germania. Secondi i turisti statunitensi, seguiti dai cinesi e dai britannici.

Rispetto alla media Italia, in cui gli stranieri costituiscono il 46% degli arrivi turistici nelle strutture alberghiere e complementari (fonte: ISTAT-dati provvisori 2011), i dati dell’Osservatorio Turistico Regionale mostrano che il turismo internazionale pesa in Liguria un po’ di meno (il 38,5%). 

L’appeal della regione è tuttavia in crescita: tra il 2007 e il 2011 sono aumentati gli arrivi e le presenze turistiche di stranieri nelle strutture ricettive rispettivamente del +21,6% e del +17,3%; nel 2007 gli arrivi turistici stranieri sono stati pari a 1.232.317 e le presenze turistiche straniere 4.046.883; nel 2011 sono stati rispettivamente 1.497.913 e 4.747.349. 

Il dato più significativo è fornito dal confronto con il bacino di riferimento – paesi dell’Europa Occidentale e Mediterraneo – in cui nello stesso periodo (quinquennio 2007 – 2011) la crescita del movimento turistico internazionale (+ 7,7%) è stata inferiore rispetto a quella registrata in Liguria. Questo significa che in un contesto generale di crescita del turismo internazionale la Liguria ha guadagnato quote di mercato significative sui mercati esteri della domanda.

Il trend positivo coinvolge sia i principali mercati di origine, tradizionali bacini turistici per la regione come la Germania (15,6% degli arrivi stranieri in Liguria, con un trend del +10,5% tra il 2007 e il 2011), la Francia e la Svizzera, sia i mercati “emergenti” dell’Europa: innanzitutto la Russia (4,6% degli arrivi stranieri nella regione, con una crescita del +153,3% tra il 2007 e il 2011) e i Paesi del Nord, come la Svezia e la Norvegia. In crescita anche alcuni bacini “long haul” “minoritari” rispetto al tradizionale mercato statunitense, come l’Australia. 

Al generale trend positivo dei principali mercati turistici internazionali, fanno eccezione gli USA (-6,7% tra il 2007 e il 2011), insieme al Regno Unito e alla Spagna, per i quali si registra una congiunturale flessione negli arrivi turistici nelle strutture.

Qui di seguito riporto numerose tabelle che dimostrano il trend del mercato e lo scenario previsionale.
 
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