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sabato 13 agosto 2016

RAI e Levanto, la storia infinita di un matrimonio che non s'ha da fare

In questi giorni che ci sono le Olimpiadi è più evidente che mai il buco "digitale" che abbiamo a Levanto, da anni qui nel borgo e pure nella vallata, non si vedono altro che 4 soli canali su un totale di 15: RAI 1, RAI2, RAI3, RAI news. 
Non si capisce cosa sia il vero motivo che ci impedisce di vedere tutto il resto, considerato che il canone lo paghiamo per intero come gli altri italiani, ma qui no, si paga per avere un servizio parziale, molto parziale. E non mi si venga a dire che è "la tassa sul possesso del televisore", il canone si chiama canone RAI perché foraggia ogni anno quest'azienda. Per cui sarebbe l'ora che la nostra cittadina, a cominciare dal sindaco, si mobilitasse per poter fruire interamente di un servizio pubblico visto che per colpa di questo disservizio, molti di noi ormai da tempo immemore, sono costretti a pagare pay per view per poter avere qualche canale decente, a cominciare da quelli per i bambini che, visto che non si vedono ne RAI gulp ne RAI Yoyo, e che sui canali digitali in chiaro delle varie tv commerciali c'è ben poco, l'alternativa resta sempre un costoso abbonamento a Mediaset Premium o SKY. Probabilmente questo "buco" dei canali RAI va bene ad alcune persone, ma nel 2016, anno in cui questa tassa è diventata obbligatoria per legge per tutti, credo che esigere la visione di tutti i canali sia sacrosanto.
Ce la faremo finalmente ad avere sistemata questa annosa questione?
Anche perché sfido chiunque ad andare al ristorante, ordinare un antipasto piuttosto che un primo, un secondo e un dolce, e poi sentirsi presentare il conto con tutte le voci del menù. Voi paghereste mai per qualcosa che non vi è stato servito?
Più o meno questo è quello che succede ormai da 10 anni con il canone RAI a Levanto.
Ma anche basta.

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