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venerdì 4 maggio 2012

Levanto: pezzi di storia trasformati in storia a pezzi

Cari amici e amiche che mi sopportate (e supportate) leggendomi, oggi vi parlerò di 2 delle tante cose recuperabili nella nostra bella Levanto: l'Hotel Stella d'Italia e l'ex convento Ravasco.
Faccio subito una premessa, questi miei escursus non vogliono avere il mero obiettivo di alzare un polverone e fare polemica. Nossignore. Il mio obiettivo è quello di aprire cassetti impolverati, di smuovere le nostre coscienze, che troppo spesso e troppo in fretta dimenticano di ciò che abbiamo intorno, di bellezze che molti ci invidiano, di tesori da riscoprire, da preservare, da rimettere in piedi.
Così come l'ultima volta ho mostrato con una foto eloquente, la crescita di alcune piante sulla terrazza abbandonata dell'ex ristorante del Casinò, qui di seguito vi mostrerò foto che vi colpiranno dritti al cuore, soprattutto dritto al cuore di chi come me, anche se bambino all'epoca, ha visto queste strutture piene di persone, le ha viste vive, in certi casi le ha vissute, e parlo dell'ex asilo Ravasco.
Ma andiamo per gradi, e iniziamo dall'Hotel Stella d'Italia che ormai giace silenzioso in mezzo alla nostra cittadina da più di 10 anni, con la sua facciata decadente e l'ingresso pieno di ruggine, il suo giardino stile foresta amazzonica, la sala esterna dalla quale ormai spuntano piante e arbusti di ogni genere. Quelle che vedrete qui sotto sono solo una piccolissima parte di foto che si possono scattare, io mi sono fermato davanti all'ingresso, ma basta girare intorno a tutta la struttura per avere un tristissimo documentario su come questo albergo, che era il più grande di Levanto, si è trasformato in un monumento selvaggio e fatiscente. Giudicate voi.
Facciata dello Stella d'Italia

Vista della sala esterna

Ingresso
Passiamo ad un capitolo ancora più triste e parliamo dell'ex Convento Ravasco, e non pensiate che io ci "goda" a mettere in evidenza tutto ciò. Ogni qualvolta i miei occhi vedono cose simili, ogni volta che ho scattato una di queste foto, mi sono sempre dato delle pugnalate al cuore, e tutto questo alla fine genera una forte rabbia che ha però il retrogusto di gigante impotenza, perché sei un banale cittadino che nulla può, se non far conoscere a chi non sa, o togliere le fette di prosciutto davanti agli occhi di chi fa finta di non sapere.
Anche questo edificio ormai è abbandonato da moltissimo tempo, le suore Ravasco che lo gestivano furono costrette ad andarsene nel giro di poche settimane, era la fine degli anni 90. Chi fosse più documentato "storicamente" del sottoscritto, sarebbe cosa buona se avesse voglia di dire la sua e scrivere alla fine del post.
Le foto che trovate in coda a questo articolo lasciano davvero senza parole, ed il brutto è che come nel caso dello Stella d'Italia, sono alla mercè di chiunque dal momento che questo edificio è situato all'inizio del sentiero numero 1 che va da Levanto sino a Monterosso, la strada preferita dai numerosissimi turisti che vogliono raggiungere le 5 Terre a piedi e ammirare gli spettacoli mozzafiato che regala il promontuorio di Punta Mesco. Ecco perché io credo, che tutto sto patrimonio deturpato intorno a noi, debba essere sistemato quanto prima e anche se sono strutture private, il Comune debba intervenire e prendere urgenti provvedimenti. Non è più ammissibile giustificare sempre queste situazioni con "gli eredi sono all'estero", oppure "ci sono diversi eredi ma non hanno ancora trovato una soluzione", ecc ecc. Deve finire la moda del rimandare sempre e comunque. Non ha senso pensare sempre e solo a costruire qualcosa di nuovo quando abbiamo davanti ai nostri occhi 7 giorni su 7, tutto questo. Forse quello che sto dicendo ad alcuni farà sorridere, perché forse vi siete rassegnati a non riavere più quella Levanto che fu, mi spiace però per tutti quanti voi. Io la penso diversamente e credo che solo il giorno in cui ogni singolo cittadino avrà rispetto di ciò che lo circonda, solo il giorno in cui ognuno di noi farà la sua parte per tutelare le meraviglie che abbiamo ereditato nel tempo, allora finalmente i nostri occhi vedranno di nuovo brillare la nostra amata Levanto. Perché non si può continuare a far finta di niente e soprattutto chi ha il potere per cambiare le cose, deve finalmente prendere in mano le redini di certe situazioni che se lasciate in mano al tempo, non potranno fare altro che peggiorare. In particolare mi auguro che i giovani, coloro che un domani decideranno le sorti di questa cittadina, possano essere sempre più sensibili sulla Levanto che hanno intorno, anche quelle zone dove normalmente non "vivono" e che possano collaborare sempre di più per tutelare un tesoro del quale troppo spesso ci dimentichiamo di avere.
Eccovi questa triste e vergognosa fotosequenza...
L'ingresso: ci vuole un bel coraggio per definirlo tale


Facciata esterna, A.A.A. cercasi finestra ancora integra

Facciata sul lato del Castello Malaspina





La meravigliosa terrazza ormai avvolta "dalla natura"

Sembra una boscaglia, ma in realtà è parte del giardino sottostante



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